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Concluso il Tour de France Leader One!


L’epilogo. L’ultimo capitolo. Si intitolerebbe, “via col vento”.

La crono non tradisce le attese sapendo che i padroni sono quelli delle condizioni atmosferiche pronti a modificare, oltre che il cielo, anche l’andamento della corsa. Ma non si può parlare solo di vento. Siamo arrivati alla conclusione di un tour talmente equilibrato che è sembrato a tratti un incontro di schermisti.

La tappa ha riservato sorprese, ma forse non per gli scommettitori attenti più al risultato finale che alla tappa in se stessa. Nessuno aveva sommesso su Benzin e Radicchioli (perché i botteghini si sarebbero limitati a restituire la scommessa, 1:1) e hanno fatto bene. Benzin, la maglia gialla, farà registrare il peggior tempo nella crono e concluderà il suo tour al 7° posto; Radicchioli ce la metterà tutta, ma accuserà un ritardo di 4 turni da Aggiach Anchete e risulerà 2° in classifica generale ad un turno. Ma partiamo dalla crono.
I sussulti si hanno ad inizio e a fine tappa con il vento che rallenterà i primi e gli ultimi della classifica. In mezzo ci sono quelli che ne approfittano. Primo su tutti Bettolini della Fossa Brodolo che vincerà la crono: bravissimo visto il fatto che porta a casa anche la maglia verde. Ne approfitta anche Petracchio che risulta secondo di giornata e si aggiudica il terzo gradino del podio:agguerrito. Gli altri arrivano tutti alla spicciolata. Chi delude le aspettative è Merchi della Molte Eni che incappato in una giornata decisamente no, perde crono e podio.

E arriviamo alle pagelle di fine tour per i capi-squadra:

Aggiach Anchetè: voto 9. Si aggiudica il tour al primo anno da professionista, ma senza vincere una tappa. Una nuova era?.
Radicchioli: voto 9. Il più pericoloso del tour. Tutti ad inseguirlo dopo la seconda tappa. Lui risponde alla grande aggiudicandosi anche la maglia a point –ingresismo-: rapace.
Petracchio: voto 8 e ½. Per le sue qualità fa salti mortali e alla fine la spunta. Pregevolissimo.
Merchi: voto 5. Il grande atteso –ultimo vincitore del giro d’italia- delude le aspettative. Fuori forma, ce la metta tutta -la squadra-, ma non è sufficiente. Macchinoso.
Beckett: voto 6 e ½. Debuttante e perciò senza pressioni. Tour lineare e finisce 6°. Da rivalutare.
Manrico: voto 6-. Anche lui debuttante e pronto a far parlare di sé. Frettoloso e sfortunato nella penultima tappa sciupa quello che stava costruendo. Inesperto.

Ma non possiamo non parlare di chi ha lasciato il segno in questo tour con vittorie importanti: primo fra tutti Benzin, ma anche Nestore, Tagliolini e Seraph.
Un bravo dunque a tutte le squadre pronte a darsi battaglia in una edizione del tour ben riuscita.

Lascio le considerazioni tecniche-tattiche-pratiche agli addetti ai lavori. Dico solo: gli spettatori han goduto!
Gandido Grannavò, per la cassetta dello spot.

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